Sembrava un trend passato di moda. Invece torna l’utilizzo degli sticker, anche nella pubblicità. Effettivamente gli adesivi si prestano bene alla diffusione di un marchio, di un logo o di un messaggio: è leggero, di piccole dimensioni, applicabile quasi ovunque e di facile osservazione. Abbiamo visto sticker attaccati sulle vetrine, sui vetri delle auto, sulle agende e i diari, sulle ante degli armadi. Certo è che lo sticker deve catturare l’attenzione ed essere bello. Vediamo qualche consiglio per realizzare e ideare un adesivo vincente.
Lo sticker è diverso dal logo, o almeno può esserlo, ma segue la stessa regola: deve essere immediato. Quindi, viste anche le dimensioni piuttosto ridotte, bisogna pensare bene all’immagine, ai colori, alla forma e al messaggio. Non deve dare troppe informazioni; ci saranno altri materiali e momenti per declinare concetto e descrizione (pensiamo al sito, alla brochure o a locandine). L’adesivo gioca sulle emozioni veloci, quindi deve essere riconoscibile, d’impatto e molto deciso. Come prima cosa bisogna pensare al messaggio da lanciare e a come trasmetterlo in modo sintetico, con una parola o una forma, senza perdersi o creare confusione. Ovviamente deve essere accattivante per la vista e armonioso nella forma e nei colori.
Come dicevamo, lo sticker è molto usato come mezzo pubblicitario e comunicativo, ma in modo diverso e fantasioso rispetto alla locandina o alla cartolina. È possibile senz’altro stampare il logo su carta adesiva da usare come sticker per il pubblico ma, a meno che il logo non sia bello e artistico, è difficile che gli utenti disinteressati attacchino o conservino uno sticker con il logo di un brand. Qui la comunicazione è più fine perchè indiretta. Lo sticker deve essere bello e accattivante ma senza perdere la sua identità, e soprattutto deve riportare se possibile ad una fonte ufficiale. Per esempio, se non è possibile giocare con forme e parole immediatamente riconducibili, se non è possibile inserire il sito o il nome, il QR code è una soluzione ottimale, anche per i piccoli formati.
Come per l’ideazione del logo (leggi i nostri consigli per creare un logo efficace), i colori dello sticker devono rispecchiare il brand, la sua storia e i suoi valori. Anche lo sticker deve far parte di una comunicazione integrata e coordinata, quindi deve ricordare a prima vista la “famiglia” a cui appartiene. A meno che l’adesivo non riporti esattamente il logo, si può giocare soprattutto con la combinazioni dei colori della casa madre o il font del logo: elementi inequivocabili. I colori allora saranno preferibilmente quelli del logo, del sito rimescolati in immagini, parole nuove e immediate.
La cosa bella degli sticker è la grande versatilità e varietà che può offrire. L’adesivo quadrato, rettangolare o rotondo è senz’altro più facile, sia nella realizzazione che per l’applicazione, ma la stampa digitale di oggi permette di realizzare forme di ogni tipo e tagli sagomati. Meglio non lanciarsi in tagli troppo particolari; sono da limitare anche gli angoli o le parti sottili che possono rompersi facilmente o staccarsi con più facilità dalla superficie, specie se irregolare o curva.
Uno sticker è bello se piccolo. Non deve essere eccessivamente grande. L’idea è che sia accessibile e comodo da prendere, distribuire, attaccare, senza peraltro risultare invasivo. A meno che non ci siano esigenze particolari, l’adesivo non deve essere troppo grande. L’ideale è che stia nel palmo della mano. Attenzione a evitare dimensioni troppo ridotte, il risultato sarebbe confuso e poco immediato: gli sticker piccolissimi devono essere davvero semplici e con pochissimi elementi di grafica o di testo, come una parola o uno smile.
Gli sticker solitamente non prevedono testo, oppure solo testo ma senza elementi grafici o immagini. Le parole devono essere leggibili e non troppo piccole. Anche il font del carattere utilizzato è bene che sia poco elaborato e piuttosto lineare, semplice e conciso. Si deve giocare bene con il contrasto tra i vari colori, per evidenziare e mettere in rilievo le parole rispetto allo sfondo. Una buona idea è anche quella di mettere il testo in grassetto.
Come per tutta la dimensione creativa, realizzare uno sticker non è immediato. Non è facilissimo arrivare a risultati soddisfacenti su tutti i fronti (chiarezza, identità, armonia, bellezza). L’ideale, se possibile, è coinvolgere un creativo e un grafico per la progettazione. In ogni caso, anche per il fai da te, è importante creare file in alta definizione, possibilmente in vettoriale. Un secondo salvataggio può essere in jpg, in risoluzione più bassa e snella. Anche per la stampa è bene rivolgersi a un professionista capace di consigliare materiali, finiture, collante e quantità. Un dettaglio molto importante è proprio la scelta del materiale, che deve essere attaccarsi sulla gran parte delle superfici ma che non deve assolutamente rovinarle. Adesivo ma non troppo, che possa essere rimosso senza lasciare colla o segni. Sulla quantità? Meglio abbondare: alcuni possono uscire tagliati male, altri si possono rompere o rovinare, o semplicemente è talmente bello che va a ruba!